concept Emilia Guarino e Oria
coreografie Emilia Guarino
canti e suoni sperimentali Oria
costumi e oggetti di scena realizzati a mano Oria
audio e luci Gabriele Gugliara
produzione Diaria
Attraverso movimenti che nascono dalle più intime cavità di noi stesse e la sperimentazione del segreto delle nostre voci e di suoni che scaturiscono da oggetti alchemici, compiamo un viaggio, che attraversa nostri vissuti reali ed esperienze dell’inconscio. L’unica via per raccontare l’umanità è stare nel qui ed ora del nostro essere corpo sonoro.
Suono e corpo sono della stessa natura, sono pneuma, soffio vitale, spinta diaframmatica, respiro amplificato, sono carne ed ossa e si misurano con la gravità per conquistarsi un appoggio saldo.
In ogni voce e in ogni corpo ci sono tracce di memorie antiche, parti di sé sopite, inascoltate, che chiedono con forza di emergere, di risuonare alla luce.
Son de Lusc è culto e cultura, quel che c’è da coltivare ogni giorno, è il canto, è la danza, è giocare, è dare e ricevere per amore e basta, è cedere, sciogliersi, dire mille volte sì, rendersi felici, è opporsi, dire no, è rabbia per non averlo saputo fare prima, è affermare la propria vitalità, eccedere, è la storia che attraversi, che un po’ scegli e un po’ accetti, è la libertà di prendere di sé tutto così com’è, senza giudicare senza correggere senza giustificarsi senza chiedere scusa, rifiutando le etichette sociali unificanti e contenitive che inducono senso di inadeguatezza e colpa per venderci analgesici di ogni tipo.
Son de Lusc non vuole analgesici, vuole sentire, sentire tutto. In Son de Lusc c’è tutta la complessità delle nostre vite, resa in frammenti sparsi e cronologicamente disordinati di esistenza.